Real ales nell’Oxfordshire (2005)

14 Dicembre 2014 0 Di Bertinotti

Sono in un posto meraviglioso nella campagna inglese, ma proprio TANTO campagna… si tratta della sorgente di neutroni di spallazione ISIS, che si trova nel comune di Chilton nell’Oxfordshire (non cercatelo sulla cartina perche’ e’ un buco e non lo trovereste!). Lo scopo della visita e’ ovviamente scientifico, ma, poiche’ e’ praticamente tutto automatizzato e necessita di pochi controlli umani, ho deciso di sacrificarmi per la causa e andare a visitare qualche pub real ale nei dintorni. Il numero dei pub Greene King e’ molto aumentato dall’ultima volta che sono stata qui: anche se in effetti la loro birra non e’ male, dopo un po’ ci si stufa di avere sempre le stesse tre birre a disposizione! Anche perche’ apparentemente lasciano la possibilita’ di una sola guest ale… Il numero di questi pub ( rispetto a quelli indipendenti) e’ impressionante: a occhio stimerei che siano Greene King tre su cinque dei pub di paese!

Tanto per darvi un’idea del luogo in cui dovrei lavorare, ecco la experimental hall vista dall’alto!

La prima visita e’ il sabato per cena: replico uno dei miei pub preferiti dell’ultima permanenza qui..il Cherry Tree di Steventon (33 High st) che e’ un pub Wadworth, birreria con sede a Devizes, luogo molto noto qui per la serie impressionante di laghetti artificiali. Ci sono le tre birre ‘locali’ (Henry’s IPA, 6X, JCB) piu’ due o tre guest ale. Il luogo merita una visita anche per il cibo, ben cucinato nonostante la nazionalita’ del cuoco…!

Birre provate: Bombardier (Wells), molto maltosa e amara nel finale ma l’avrei voluta piu’ secca, Henry’s IPA. Discorso speciale meritano le IPA locali, che sono molto poco alcooliche, in alcuni casi meno delle loro sorelle ‘bitter’ (siamo sui 3.8%), e luppolate molto meno di quanto io mi aspettassi. Non capisco se sia qualcosa relativo alle birrerie della zona oppure il nuovo ‘trend’ delle IPA inglesi!

Secondo giorno: ci sono stati problemi durante la notte e quindi non posso cominciare gli esperimenti: da un certo punto di vista sono incazzosa, ma ovviamente poi mi passa al pensiero del mio pomeriggio di fuoco! Decido per il nord-ovest di Oxford perche’ la guida CAMRA propone un paio di posticini la cui descrizione mi alletta. Prima tappa Witney, The House of Windsor (31 West End), basta passare per il centro del paese e prendere per “west end industrial estates”, a poche centinaia di metri dal centro ecco il pub sulla sinistra. Presenti 6 ale e un certo numero di personaggi caratteristici, che non hanno mai visto una donna sola entrare in un pub! Mi bevo una Deuchars IPA (Caledonian) che, per fortuna, e’ rimasta ancora meravigliosamente se stessa. One of my favourite of all times… ma anche questa non e’ una IPA!

Riparto e vado verso Ramsden: consiglio da amica…se venite da queste parti compratevi una cartina SERIA, direi un 100000:1 altrimenti vi perdete un sacco di paesini che sulle cartine non dettagliate non esistono proprio. Riesco, dopo mille peripezie (chi conosce il mio senso dell’orientamento sa cosa voglio dire) riesco a raggiungere Ramsden, che e’ un vero micro-paese di un centinaio di anime e per arrivarci bisogna passare attraverso una zona in cui ci sono solo one-track road! Il pub si chiama Royal Oak Inn (High Street) ed e’ davvero impossibile non trovarlo! Sono presenti molte birre della Hook Norton: scelgo una Hook Norton Best Bitter, che mi piace davvero moltissimo: si sente il Maris Otter e anche il pepatino del Kent’s Goldings. Occhio che chiudono nel primo pomeriggio!

Riparto e decido di tornare nella direzione di casa, che sarebbe a Abingdon, quindi scelgo un paese molto vicino, di nome Shippon. Anche questo deliziosamente introvabile sebbene sia praticamente un sobborgo di Abindgon! Il pub si chiama The Prince of Wales (60 Barrow rd) ed e’ descritto nella guida come &ldquofriendly&rdquo…appena sono entrata hanno cominciato a farmi le feste (anche qui donne sole al pub non pervenute…) e a chiedermi cosa facevo li’ e da dove venivo. Ho fatto amicizia con tutta la popolazione di Shippon e nel frattempo mi sono bevuta un altro paio di pinte! La Tiger (Everards) mi e’ sembrata molto inusuale, con un finale dolce-amaro e poi una Hooky Best Bitter senza infamia e senza lode, comunque molto gradevole.

Il lunedi’ sfortunatamente richiede la mia presenza in laboratorio e la sera riesco solo a ritagliarmi una veloce cena al Cherry Tree di Steventon, con tanto di assaggio di Fuller’s London Pride che, seppur un po’ inflazionata, resta sempre molto gradevole.

Arriva finalmente colui che dovrebbe aiutarmi negli esperimenti e quindi riusciamo ad abbandonare la beam-line verso le 18, con numero di birre assaggiate che si moltiplica fatalmente per due: prima tappa Wantage, al Royal Oak Inn (Newbury st.): la signora ha una magnifica collezione di medaglioni da spina: ci beviamo una Mr Chubbs lunchtime Bitter (deliziosamente watery) e una Dr. Hexter Wedding Ale (molto citrica nell’aroma, delude un po’ in bocca). Entrambe le birre sono West Berkshire. Su consiglio dei locali, andiamo a cena a East Hendred (paese microscopico con ben TRE pub..) al Wheatsheat; ottima cucina, deludenti le due spine real ale…una Morland Best bitter e una Tribute (St. Austell Brewery) che non sono degne di alcun ricordo. Fine serata di nuovo a Shippon, dove mi concedo una Deuchars e assaggio la Black Sheep (che e’ sempre un piacere).

Mercoledi’ in serata arruoliamo un ragazzo tedesco e partiamo alla volta di Dorchester upon Thames, dove ceniamo al White Hart (26 High st), dove si mangia veramente molto bene, ma dove ho il fondato sospetto che spillino a carbazoto! Comunque la Burton’s Ale ha un magnifico finale mieloso (castagna)… Fine serata a Wallingford ( The Cross Keys, 48 High St.), dove veniamo accolti da indigeni molto socievoli che ci invitano a una partita di Aunt Sally, un gioco da pub in cui apparentemente riusciamo molto bene (almeno uno di noi), visto che invitano a tornare per la gara la domenica successiva! Ci beviamo una Breakspears Special e una Best Bitter, entrambe molto gradevoli.

Il giovedi’, nostra ultima serata, e’ dedicata al ristorante indiano, ma prima non possiamo assolutamente negarci un aperitivo. Scegliamo un pub Greene King (il George and Dragon, a Sutton Courtney, per comodita’) dove assaggio l’ultima creazione della Greene King, cioe’ la Ale Fresco, con un meraviglioso citrico nel profumo e un grande finale amaro. Mica male…

Prima di arrivare a Heathrow ci concediamo una sosta lungo la strada, a Binfield, Forest Rd: il pub si chiama The Stag and Hound, e, come scritto sulla guida, ha le ale spillate direttamente dal barrel! Che emozione… peccato che una delle due sia la Courage Best, quindi una produzione industriale…vi diro’ che, sara’ l’atmosfera o sara’ l’emozione del barrel, ma a me e’ sembrata molto buona, con una finale secco e amaro molto gradevole. L’altra e’ la Hyde Jeckill Gold , con un ottimo luppolo nel naso, buon corpo e un ottimo finale.

Dopo queste meraviglie, l’avventura finisce e si torna in Italia, dove ci possiamo sempre consolare con l’ArtigianAle, la Nina o la ReAle!

Saluti

Monica
(Giugno 2005)

Nota: solo i pub consigliati dalla guida CAMRA sono in grassetto….