Appunti di viaggio in Baviera (2000)

14 Dicembre 2014 0 Di Bertinotti

Pare che in Germania ci siano circa 1.300 differenti produttori di birra e nella sola Baviera sono circa 750. Assaggiare tutto è impresa titanica, (sono arrivato più o meno a 50 birre differenti “testate”), ed inoltre le difficoltà sono aumentate 1) dalla lingua  2) dal fatto che molte birre sono prodotte stagionalmente 3) dalla minor (rispetto al Belgio, ad es.) “circolazione” dei prodotti: molti produttori distribuiscono solo in ambito locale e se si vuole assaggiare, bisogna proprio andarci!

Quindi, (purtroppo!) le bock sono state pochine (prodotte in genere da fine ottobre a maggio) e le maerzen (birra da festa) ancora meno! In compenso grandi quantità di weizen.


Luppolo nell’Hallertau (pensando a quello nel mio giardino :-()

Indicazioni importanti: quando si entra in birrerie (soprattutto nei paesi piccoli) non sedetevi a tavoli che hanno sopra arnesi in ferro battuto con la scritta STAMMTISCH (solitamente sono senza tovaglia), perché sono riservati ai locali. Pare che se ci si siede si è costretti a pagare da bere a tutti! Infine i bicchieri: in genere le dimensioni sono “date”, per cui la pils si beve nel bicchiere da 33cc, la weizen in 50cc e per le altre si può scegliere tra MASS (1 litro) e HALB (mezzo litro).  Infine, nei menù di birra vengono sempre citati il RAIDLER (birra chiara e gazzosa) e RUSS (weizen e gazzosa). In occasione delle feste il boccale obbligatorio è il mass (anche per birra e gazzosa!).
Il tour che mia moglie Monica ed io abbiamo fatto è stato all’incirca in senso antiorario (costeggiato le alpi verso est, risaliti in vicinanza dei confini di Austria e Rep. Ceca, ritornati dal centro verso Monaco) e quindi esporrò i luoghi (e le bevande!) che ritengo interessanti secondo il viaggio fatto.

La piccola ETTAL (vicino a Garmisch) è un posto molto turistico per la presenza di un monastero con grande duomo in stile rococò e poco altro. Tra il poco (non certo evidenziato dal diluvio che ci stavamo prendendo), si producono liquori e birra, tra le quali segnalerei una delle poche doppelbock trovate nel viaggio: CURATOR (Klosterbau Ettal) estremamente “maltosa” di 7,1%.


Se qualcuno ha una caldaia che avanza…
L’ingresso a Raitenhaslach

Forse anche depressi per l’inclemenza del tempo, per parecchi km non abbiamo trovato nulla di particolare sino al nostro arrivo aRAITENHASLACH, paesino appena fuori dalla B20 che da Salisburgo costeggia il confine austriaco. Qui, in un antico monastero cistercense, esiste un albergo-bar-ristorante-birreria (esteticamente molto curato) che produce 6 tipologie di birre. La KELLER (KLOSTER RAITENHASLACH), torbida, molto luppolata e meno carbonata di altre birre a bassa è ottima e consiglierei anche la PILS, tra le migliori assaggiate.

Più a nord, a PASSAU, al confine con Austria e Rep. Ceca, ci sono 5 produttori, ma voglio segnalare il miglior ristorante incontrato nel viaggio: il BLAUER BOCK (Fritz Schaffer Promenade), sul lungo fiume Danubio, dove ho gustato un ottimo stinco di maiale al forno accompagnato dalla miglior birra che ho assaggiato in zona: una INNSTADT SWARZBIER, praticamente una Guinness a bassa fermentazione. Da rimarcare anche la PILS sempre INNSTADT.


Monica apprezza una Dampfbier.
Sullo sfondo la fabbrica della Pfefferbrau

Città da non perdere (per le produzioni brassicole) è ZWIESEL, a nord di Passau al confine con la Rep. Ceca. Nel Gasthof Deutscher Rhein possono essere gustate le birre JANKA, tra le quali segnalo la Kupfer SPEZIAL, una kellerbier molto luppolata e fruttata ed una ottima PILS. L’altro produttore della città (PFEFFERBRAU) realizza una delle migliori birre che ho assaggiato in Baviera: DAMPFBIER (ad alta fermentazione) molto fruttata, si avvicina ad una ale inglese per le caratteristiche assolutamente particolari per la zona di produzione. In ogni caso, solo questa vale il viaggio!

A REGENSBURG vi sono pure diversi produttori, ma da non perdere è una visita in serata al KNEITINGER KELLER (Arnulfplatz 3), birreria in vecchio stile, che ha ricavato dal vicolo (coperto) ulteriori posti a sedere. Qui viene spillata direttamente da barili di legno di 20 litri una ottima EXPORT DUNKEL, una birra con buon corpo e molto equilibrata. Non invidio l’inserviente che fa avanti ed indietro con la cantina (in fondo al vicolo) portando le botti in carriola (!) tre alla volta.

Proseguendo a nord in Franconia, a BAYREUTH, città famosa per il festival musicale Wagneriano, consiglio di prenotare  l’hotel con anticipo, dato che a luglio ed agosto vi sono numerosi turisti per il festival. La città ha ben sette produttori di birra, ma forse il prodotto più interessante è la ZWICKLE della BAYREUTHER BIERBRAUEREI, una kellerbier torbida, meno luppolata delle altre similari  e dall’evidente aroma di lievito.
A breve distanza c’è KULMBACH, famosa per essere la città che produce più birra per abitante, oltre che per la supposta birra più alcolica al mondo (Eku 28). Siamo stati purtroppo solo di passaggio, ma una sosta in questa città è un must per un appassionato di birra. Esiste un museo brassicolo (solo in tedesco) presso la Monchshof (Hoferstrasse 20), dove in estate è attivo anche un biergarten. Qui consiglio di assaggiare la KLOSTERSWARTZ, una nerissima e molto luppolata (per questo detta black pils).


Allo Schenkerla con la rauchbier

Davanti al municipio di Kulmbach

Pochi chilometri ad ovest e si giunge a BAMBERG, città della RAUCHBIER,  con un bellissimo centro storico.
Da non perdere l’assaggio della famosa affumicata (MAERZEN) allo SCHENKERLA in Dominikanerstrasse 6, possibilmente con un piatto di formaggi e prosciutto (affumicato anch’esso). Questa è una birra per i palati forti che si odia o si ama!
Una versione affumicata più delicata si può trovare alla BRAUEREIGASTATTE SPEZIAL in Obere Konigstr. 10, ottima anch’essa (MAERZEN). Qui ho assaggiato anche una versione RAUCHENWEIZEN, ma devo dire che non ha incontrato molto il mio gusto.
Sempre a Bamberg ritengo meritevole l’assaggio di una DARK lager (chiamata in dialetto locale Achd Bambarcha Schwarzla, ossia vera nera di Bamberg) presso il BRAUNBIERSTUBLA in Obere Muhlbrucke 3.
Dopo aver esitato molto a Bamberg, ci siamo trasferiti a sud, fermandoci a KELHEIM (sulla B16 a sud-ovest di Regensburg) giusto in occasione dell’inaugurazione della festa del paese.


L’apertura della parata a Kelheim

Il carretto-spina a pedale
birra fresca ovunque!

Questo piccolo paesino conta ben 4 produttori, il maggiore dei quali (SCHNEIDER) produce una delle migliori weizen della Baviera: molto scura rispetto alle altre, con uno spiccato profumo di vaniglia, può essere gustata nel biergarten della fabbrica WEISSE BRAUHAUS. Sempre della Schneider e da segnalare la doppelbock AVENTINUS (8%) che ha la particolarità di essere una birra di grano.


Alla festa… mit zwei mass!

A Kelheim abbiamo anche assaggiato una seconda weizen da menzionare: quella della AUKOFERBRAU (all’hotel Aukofer in Alleesrt. 27), molto simile alla concorrente Schneider, ma più morbida e rotonda.
Naturalmente in serata abbiamo partecipato ai festeggiamenti con qualche MASS (boccale da 1 litro) dell’unica FESTBIER (maerzen) trovata in viaggio: ottima, seppur più beverina di quanto la tradizione vorrebbe. Per la cronaca è stata accompagnata da ottimi BREZEL (tipico pane bavarese) e da OBAZ’N, un piatto a base di formaggio tipo Camembert con cipolle e paprika.

A MONACO ci sono i produttori più noti e le loro birre possono essere trovate anche in Italia. Segnalo però alcuni posti interessanti: la AUGUSTINER GASTSTATTE in Neuhauserstr. 16 per il locale in art nouveau, la HOFBRAUHAUS (HB) in Plazl 9 dove esiste l’unica “octoberfest” (banda compresa) perpetua ad uso e consumo dei turisti, l’ALTES HACKERHAUS in Sendlinger 14 dove, alla bellezza del locale e del cortile interno (il più piccolo biergarten di Monaco?), si somma il buon cibo e la birra HACKER-PSCHORR (ottime la DUNKEL, la DUNKELWEIZEN e la BOCK).


Il biergarten alla “Torre cinese”

Infine il biergarten alla CHINESISCHER TURM (immenso con 6500 posti, nel “Giardino inglese”) e quello della BRAUSTUBERL WEIHENSTEPHAN a Freising (pochi km a nord di Monaco) dove bere l’incomparabile WEIZEN.

Concludendo, l’esperienza è stata senz’altro positiva ed ho potuto gustare cose notevoli ed introvabili altrove. Due pensieri finali: 1) la vita in Baviera deve essere dura per i vegetariani  2) Monaco è un po’ troppo turistica (e le birre costano quasi il doppio rispetto agli altri posti) per ritrovarvi la vera Baviera.

 

Saluti

Davide
(agosto 2000)