E' il procedimento che permette di aromattizzare la birra "a freddo" cioè senza necessità di bollitura. Avviene durante la fermentazione secondaria e si ottiene semplicemente lasciando macerare il luppolo nella birra, durante la fermentazione secondaria.
Con questo procedimento si ottiene un notevole aroma di luppolo, senza aumentare l'amaro della birra.
Si procede in questo modo:
Il dry hopping dura di solito una settimana, ma può prolungarsi anche per 14 giorni, per intensificarne l'effetto.
Può essere fatto con il luppolo sia in fiore che in plug o pellet, anche se quest'ultimo può dare dei problemi durante la fase di filtratura: personalmente consiglio di utilizzare il luppolo in fiori (o il plug) con i quali non avrete problemi durante la filtratura prima dell'imbottigliamento.
Quali luppoli utilizzare per il dry hopping? Tenete presente che il suo scopo è di aromatizzare, non di amaricare la birra, per cui è bene scegliere delle varietà con un basso livello di alfa acidi (nel luppolo il livello degli alfa acidi è inversamente proporzionale al suo aroma)
Qui vedete un dry hopping fatto con dell'East Kent Golding
Se volete, ma non è indispensabile, potete attrezzarvi con un filtro per dry hopping da applicare al sifone che utilizzate per trasferire la birra.
Io l'ho ottenuto partendo dal filtro per caffettiere grandi modificato (tagliando le pareti che solitamente contengono il caffè e tenedo buona solo la parte del filtro vero e proprio), che si infila nel sifone e consente di filtrare la birra dalle foglie di luppolo